[Ricerche] Assegnato
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Assegnato
Inizialmente era un titolo di prestito emesso dal Tesoro nel 1789, il
cui valore era assegnato sui beni nazionali. Nel 1791divenne
una moneta cartacea e le assemblee rivoluzionarie ne moltiplicarono le
emissioni, causando una forte inflazione.
Qualche mese dopo la Rivoluzione, le finanze dello
Stato erano catastrofiche. Per risolvere questo problema, il deputato Talleyrand ebbe
l'idea di confiscare i beni del clero. Così,
il 2 novembre 1789 l'Assemblea nazionale costituente decise che tutti i beni del clero fossero «messi
a disposizione della nazione». Questi beni furono da quel momento dei beni
nazionali, destinati ad essere messi all'asta per riempire le casse dello
Stato.
Questo apporto di patrimonio, valutato circa 3
miliardi di lire, fu una grande riserva che aiutò le finanze
pubbliche. La messa in vendita fu affidata alla Cassa straordinaria, creata il 19 dicembre.
Si decise di creare, il giorno stesso della creazione
della Cassa straordinaria, dei biglietti il cui valore era assegnato sui beni
del clero: era nato l'assegnato.
Poiché era impossibile vendere tutti insieme i beni
del clero, furono emessi dei biglietti che rappresentavano il valore di questi
beni. Chiunque desiderava comprare dei beni nazionali doveva farlo attraverso
gli assegnati. Bisognava quindi che si comprassero degli assegnati dallo Stato
e così lo Stato veniva in possesso di moneta. Una volta effettuata la vendita,
gli assegnati, ritornati nelle mani dello Stato, dovevano essere distrutti.
Così lo Stato veniva in possesso della moneta prima ancora di vendere i beni.
Alcuni deputati come lo stesso Talleyrand,Condorcet o
anche Du Pont de Nemours erano
assolutamente contrari. Secondo loro la grande debolezza dell'assegnato era che
ci sarebbero stati più assegnati in circolazione rispetto al valore dei beni
nazionali. Un altro punto era la facilità di falsificazione con le tecnologie
dell'epoca. C'era dunque un forte rischio di trovare in circolazione una
quantità di assegnati nettamente superiore a quelli che ci sarebbero dovuti
essere. In quel caso gli assegnati non sarebbero più valsi nulla.
Il 17 aprile l'assegnato fu trasformato in
carta-moneta e lo Stato lo utilizzò per tutte le sue spese correnti. La
situazione si complicò. Lo Stato non distrusse gli assegnati che gli
ritornavano, peggio, stampò più assegnati del valore reale dei beni nazionali. Jacques Necker allora
Ministro delle Finanze, essendo contrario alla trasformazione degli assegnati
in carta-moneta, si dimise in settembre. L'assegnato continuò a perdere valore:
nel periodo dal 1790 al 1793 gli assegnati persero il 60% del loro valore. Molti
si arricchirono enormemente ed acquistarono grandi terreni e fabbricati per
somme irrisorie rispetto al loro valore reale.
L'Inghilterra, che era allora il più grande nemico
della Francia, iniziò a produrre dei falsi assegnati per accelerare la crisi
economica della Francia.
Per decisione del Direttorio,
l'assegnato fu finalmente abbandonato quando, il 19 febbraio 1796 in forma
pubblica in furono bruciate le tavole con i biglietti, i punzoni, le
matrici e i timbri usati per stamparli.
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