[S.Personaggi] Robespierre
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Maximilien-François-Marie-Isidore
de Robespierre (detto l'Incorruttibile)
Nascita:
Arras,
6 maggio 1758
Morte:
Parigi,
28 luglio 1794
Titolo
di studio: Laurea in Diritto.
Orientamento
politico: appartenne alla coalizione dei Montagnardi, una
fazione dei Giacobini più incline alle idee rivoluzionarie di Repubblica e
Democcrazia.
Professione
e cariche: Prima di diventare politico a tempo pieno fu un
telentuoso avvocato proveniente dalla provincia.
Inizialmente
deputato dell'Assemblea Nazionale prima e della Convenzione poi, dal 5 aprile
del 1794 ricoprì la carica di "Presidente del Comitato di salute pubblica
della Prima Repubblica Francese", carica ricoperta fino alla sua caduta,
vale a dire il 27 luglio dello stesso anno.
Vita
in breve: Nel 1789 è eletto Deputato agli Stati Generali; i
suoi progetti di una democrazia radicale - suffragio universale e diretto,
istruzione gratuita e obbligatoria, istituzione di una tassa sulle rendite,
sovvenzione pubblica per i disoccupati, ecc. - trovano luogo politico nel Club
dei Giacobini, di cui Robespierre diventa presidente nel 1790. Quest'uomo
schivo, che si dedica alla Rivoluzione come a una missione, abnegando ad essa
la sua vita personale, è uno dei principali animatori dell'insurrezione del
luglio 1791, durante la quale viene acclamato dal popolo come
"l'incorruttibile" difensore del popolo. Nonostante la sua radicalità,
Robespierre rivela doti di lucidità e lungimiranza denunciando da subito i
rischi della guerra contro l'Europa che, dice, non potrà che concludersi con
una disfatta e con l'avvento di un dittatore. Dirige il processo a Luigi XVI,
spinge alla rovina i Girondini e diviene, entrando nel Comitato di Salute
Pubblica nel luglio del 1793, il capo della dittatura rivoluzionaria
montagnarda. Robespierre è il principale responsabile del periodo detto
"del Grande Terrore": in risposta alla minaccia da parte delle coalizioni
antifrancesi europee e alle controrivoluzioni interne cominciate dalla Vandea,
egli organizza un sistema di controllo e di repressione violenta. Sbarazzatosi
dei “moderati” e degli “indulgenti”, Robespierre esercita una sorta di
dittatura. Oltre ad approvare, insieme a Saint Just, un decreto di
ridistribuzione delle ricchezze in senso egualitario, instaura la
"democrazia etica": nei suoi discorsi del 7 febbraio e dell'8 maggio
1794, egli dichiara che principio del governo è la volontà generale, fondata
sulla virtù e difesa col ricorso alla ghigliottina; e dà il via al "nuovo
culto", una serie di cerimonie che mescolano idee religiose e idee
nazionalistiche. Alla Convenzione del 27 luglio, Girondini e Montagnardi si
alleano contro il "tiranno". Fatto prigioniero, Robespierre è salvato
da un'insurrezione della Comune in sua difesa . Il 28 luglio viene
ghigliottinato sulla Piazza della Rivoluzione insieme a suo fratello, a Saint
Just e a diciotto amici. Settanta altri robespierristi saranno giustiziati il giorno
dopo.
Frasi
celebri: Popolo, ricordati che se nella Repubblica la
giustizia non regna con impero assoluto, la libertà non è che un vano nome!
Voglio essere povero per non essere infelice.
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